Mi sono svegliato tardi stamani, non lo facevo da un po’. Che strano spalancare la finestra, con gli occhi ancora semichiusi e rendermi conto che non c’è il sole come mi aspettavo. Un filo d’aria fredda mi penetra sul corpo nudo, il forte odore di asfalto bagnato misto a terra, mi pervade i sensi. Qualche canto stanco di uccelli si ode ancora, ma è un canto lontano e mesto. Vorrei tornare a dormire, vorrei ristendermi e non pensare, vorrei che ci fosse il sole. Io credo che sia colpa della pioggia, di questo grigiume sparso, se mi sento triste. Non ne avrei motivo altrimenti. Maledetta uggiosità, meledetto umore saltellante e incespicante.