E’ frustrante vivere intorno a gente mediocre.
E’ svilente dover quasi giustificarsi se il venerdì sera si vuole stare a casa a guardare un film sentimentale.
E’ umiliante dover sempre alzare la voce pera far sì che alcuni diritti ci vengano garantiti.
Viviamo in una società che t’impone cosa indossare, cosa bere, cosa fumare, come gesticolare, con chi far sesso, che musica ascoltare, che gente frequentare per essere figo.
Tutti, in misura diversa, siamo conformisti. Anche chi fa l’alternativo segue un tipo di conformismo.
Chi ha qualche lettura alle spalle, chi ha meditato sopra qualche film, chi ha pianto con una poesia, di certo queste persone non si sentono mai al loro posto. O per lo meno si sentono nel posto sbagliato, sempre. E non riescono a metter radici, e appena cambiano un luogo rimpiangono il vecchio; per poi ritornarci e volerne nuovamente scappare.
Siamo così: frustrati, conformisti e s-paesati.