[Prosegue da qui]

Il primo giorno trascorso insieme alla siciliana rossa fiammante dai fianchi larghi è sembrato tranquillo. Lei se n’è stata tutto il tempo in un angolo sotto una sfera di sole, seduta sulla sua sedia dallo schienale rigido, a guardarsi le doppie punte. Ogni tanto mi giravo cautamente per guardarla e la trovavo con gli occhi fissi su di me, che mi scrutava con aria pensosa.

Immagine solo a scopo consolatorio
Tizio entrava e rientrava, inveendo ora contro Dio, ora contro il governo, ora contro i meridionali. A scelta. Di tanto in tanto torna dalle sue gitarelle fuori porta con antibiotici (che prende con antiinfiammatori, come fossero Estathè) oppure il modello 730 appena compilato; oppure sta attaccato al telefono a parlare col marmista che deve rifare la tomba di sua madre. Una vita felice.

Una mattina addirittura lo vedo intento al computer a scrivere una mail, cosa che lo ha costretto sul luogo di lavoro per più di un’ora consecutiva; ogni tanto alza gli occhi dallo schermo rivolgendomi domande come: “Ma scuola si scrive con c o con la q?“. Io, meridionale, ero talmente sbigottito di aver trovato una persona del Nord poco colta, che non riuscivo a riprendermi. Ma subito lui (che tra l’altro ho scoperto essere di Livorno, neanche tutto ‘sto Nord!) mi ha rassicurato confidandomi “Sai com’è, dopo tanto che uno non studia, certe cose le dimentica!“. E così i miei pensieri hanno cominciato ad affastellarsi, portandomi a concludere che il senso della mia prossima laurea sarebbe scaduto col passare degli anni. Come le uova. Ho quasi pensato di lasciare gli studi, immaginandomi fra quarant’anni a ritenere Hitler il fondatore dello Stato d’Israele. Ma tant’è!
Tra loculi, inezie grammaticali e commissioni quotidiane, il tempo scorre. Il lavoro non dà grosse soddisfazioni, ma almeno mi sto portando avanti con la tesi. E questo è soddisfacente. Ci sono voluti pochi giorni per capire che in realtà Tizia non è così burbera e austera come mi era sembrata a primo impatto. Senza dubbio le sto simpatico, forse per solidarietà meridionale. Così inizia a confidarmi tante delle sue belle cose.

Scopro che è laureata in Sociologia, un po’ tardi ma c’è riuscita; che con la sua tesi di laurea ha fatto un’importante scoperta scientifica (ma non ho sinceramente capito in cosa consista, seppur me lo abbia spiegato almeno due volte); che scrive poesie; che ha pubblicato centinaia di libri; che ha 48 anni e la sera frequenta corsi di ballo-reScitazione-canto nell’Università delle Tre età (ora si dice così e attenti a non sbagliare!); che era obesa e le mancano solo 8 kg da perdere per ritrovare il suo peso forma; che è un’esperta di danza del ventre; che vorrebbe uccidere delle persone.
E non metaforicamente.

Comincio a fare due calcoli, ma mi rendo subito conto della scarsa sensatezza di quest’elenco. O che comunque non c’è un reale collegamento tra l’una e l’altra delle sue “attitudini”.Riprendo a studiare, turbato da questa raffica di competenze quasi buttatemi in faccia, e meditavo sulla mia mediocrità.

Quando con una voce roca ma decisa, gli occhi pieni di sangue, la dottoressa Tizia mi dice in un italiano a tinte sicilianeggiante: “Certa gente dovrebbe stare in carcere, o farsi curare dallo pissicologo, ma da uno bravo! Perché manco l’hanno capito che io li stronco! Questi bastardi che rovinano la vita delle persone, manco se ne rendono conto! Mi volevano affibbiare quel cìesso, che viene dalla M… e solo con M… come lui può stare!“, in uno scatto di pudicizia, evitando di dire la brutta parola. E aggiunge: “Ammè, che sono una sociologa, ho fatto una scoperta scientifica, scrivo poesie, e ho pubblicato libri! Manco rispetto hanno, sti deficìénti!“, enfatizzando il dittongo “ìe” dell’ultima parola.

[continua…]

4 commenti

  1. immagino perfettamente la vita all'interno di una sala studio o blbioteca universitaria, e pur stando lontano da quel "nordu" in cui si trova milano, grazie alla minuziosa descrizione dei luoghi e delle persone, mi sto rotolando per terra dal divertimento e dal ridere. certo, nella mia mente si sta insinuando una irrefrenabile curiotà di sapere quale è stata questa "importante scoperta scientifica" di Tizia.
    ti saluto.

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