Tavoli apparecchiati con gusto e inondati dalla luce naturale, piatti originali o della tradizione, ricette gustose preparate con ingredienti di qualità a km zero. Quello che potrebbe sembrare un sogno o il set di una puntata di MasterChef esiste davvero. È la realtà dei ristoranti esclusivi ricavati in serre, vivai e orti, un trend che sta conquistando l’Europa, dai canali di Amsterdam all’Inghilterra, dalla penisola Scandinava fino a Milano.
La voglia di cibo sano e naturale è sempre più un’esigenza dei frequentatori dei ristoranti di tutt’Europa, che però non hanno intenzione di rinunciare a esperienze gustative eccellenti in ambienti raffinati e indimenticabili.
Così lo chef stellato Gert-Jan Hageman ha dato vita a una tendenza che sempre più città europee stanno facendo propria. La sua prerogativa era di creare un ristorante dove la luce solare potesse risplendere in ogni angolo e dove gli chef potessero dare sfogo alle loro abilità, partendo dai prodotti freschi e di stagione. Così acquista una serra dei primi del ‘900, alta otto metri, alle porte di Amsterdam e dalla struttura di ferro e vetro ricava il ristorante “De Kas”. Oltre alla serra ristrutturata con gusto moderno, mantenendo però tocchi retrò, la prerogativa di questo angolo di paradiso è l’orto attiguo in cui vengono coltivate moltissime varietà di frutta e verdura che poi si trasformano in piatti delicati e genuini, cucinati con estrema cura. Carni e latticini vengono acquistati da piccoli produttori e allevatori della zona, che si affidano esclusivamente a metodi di lavorazione biologici.

La cucina del De Kas s’ispira alla dieta mediterranea e ogni giorno il menù varia in base alla generosità dell’orto. Si può scegliere tra una selezione di 80 vini, piccoli antipasti e una o più portate principali, oppure riservare un tavolo direttamente in cucina e affidarsi all’estro degli chef che decideranno personalmente il menù dei loro ospiti (max. 4 persone). Vivaio e campi coltivati possono essere visitati e non è raro incontrare anche il proprietario intento a seminare o a raccogliere qualche primizia di stagione.
Se invece capitate a Stoccolma, non potete non passare dal “Rosendals Trädgård”. Immerso nel meraviglioso parco reale di Djiugarden, questa serra avvolta dalla natura e dalla luce del sole, vi dà la possibilità di rilassarvi in uno dei tanti tavolini all’aperto o dentro la struttura di vetro e assaporare caffè, dolci e biscotti di loro produzione. Una pausa rigenerante in mezzo alla variopinta varietà di piante e fiori che circonda la serra, alcune delle quali possono essere acquistate, insieme al pane e ai prodotti da forno del panificio o agli oggetti fatti a mano delle boutique.

Nel ricco quartiere Richmond, alle porte di Londra, bagnato dal Tamigi, si erge il “Petersham Nurseries”, un raffinato ristorante, caffè e tea house, costruito a partire da un’ampia serra preesistente. Appartenente a un imprenditore di origini italiane, sottratta alla demolizione, la serra dalla fine degli anni 90 è stata progressivamente trasformata. Inizialmente si coltivavano e vendevano piante e fiori, poi sono stati ideati il caffè e la sala da te, fino al ristorante che si è conquistato l’ambita stella Michelin. Sotto la luce offerta dai suoi vetri, si possono gustare prodotti genuini coltivati nell’orto circostante, in una raffinata atmosfera tra lo shabby e il country.

Anche Milano da un po’ di anni sta adeguandosi a questa tendenza. Nei pressi di Piazzale Piola troviamo il ristorante tradizionale “Al’Less”, dove la specialità è il bollito misto, di tutti i principali tagli di carne e servito con le salse classiche come il bagnetto verde piemontese, la mostarda, il rafano, la pearà veronese. Il locale, dall’arredamento vintage, possiede anche una serra degli anni ‘30, dove si può mangiare tra piante aromatiche, fiori ed esposizioni d’arte.

Nella zona più rinomata per il design del capoluogo lombardo, Tortona, troviamo “Al Fresco”, ristorante-giardino ricavato da un vecchio magazzino, opera di un agronomo e paesaggista, Emanuele Bortolotti, e del suo amico pubblicitario Ferdinando Ferdinandi. Con gli anni hanno dato vita a un luogo dove la pace regna sovrana, grazie a un curatissimo giardino, a un interno accogliente, pieno di luce, a metà tra una serra, un bistrot all’italiana e un atelier d’artista. E ovviamente ai piatti originali e fantasiosi, frutto di una continua ricerca culinaria e una sperimentazione di abbinamenti, consistenze, cotture.

Menzione merita anche “La Tradizionale”, ristorante pizzeria (attaccato Al Fresco) dove in un’ex fabbrica è stato ricavato un locale suggestivo, caldo e curato nei minimi dettagli, con un luminosissimo dehor vetrato, quasi una serra-veranda, dove i raggi del sole entrano generosi a illuminare i piatti che seguono scrupolosamente la tradizione mediterranea.
[Articolo pubblicato nel numero #63 di novembre della rivista WU magazine]

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