“Faccio questo lavoro dal 1995, a sessantasei anni comincio ad essere un po’ stanco. Le cinque ore della mattina sono le più dure, poi però faccio pausa da mezzogiorno e mezzo per tre ore, in cui mangio un boccone e mi riposo”. Nelle altre quattro ore che gli restano nel pomeriggio, se tutte le incombenze mattutine sono state portate a termine, Bruni può rintanarsi nella sua guardiola, condòmini permettendo. “C’è sempre chi passa e ti saluta, oppure qualcuno che chiede informazioni, però nel complesso posso disporre con agio del mio tempo nel pomeriggio. Studio, ogni tanto scrivo, per lo più leggo”. Di libri, in portineria e non, ne ha letti moltissimi. “Ho iniziato coi russi, Tolstoj e Dostoevskij, vengo da una famiglia dove tutto sommato si leggeva. Poi tutti i classici francesi, Dickens, ma i miei preferiti restano gli americani, Hemingway, Fitzgerald, Faulkner”.
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