Siamo franchi: ormai seguire la campagna elettorale in Italia è diventato un vero spasso. Alla faccia di chi dice che la politica sia noiosa.
Nel 2013 in Italia per seguire la politica (e capirla) non c’è bisogno di alcuna formazione specifica nel campo: nessun rudimento di giurisprudenza, nessun accenno all’economia, a borse, spread, futsi-p-mib, ftse-all-share o diavolerie varie; nessuna consapevolezza che ci sia una differenza tra camera e senato, nessuna conoscenza delle liste e dei programmi; niente di tutto ciò. Non ti serve nemmeno sapere quale sia il simbolo, visto che ogni anno ne spuntano un centinaio; in realtà non è strettamente necessario che tu vada a votare.
Errata corrige: un minimo di formazione sul campo ci vuole, non siam mica qui a pascolare le vacche!
Di seguito qualche passo obbligato che ogni italiano dovrebbe seguire per comprendere meglio l’attuale campagna elettorale:
– seguire costantemente e con animo “Uomini e donne” e “C’è posta per te!”, programmi sine qua non ha senso nemmeno definirsi curioso verso la politica, figuriamoci vero interessato;
– aver visto almeno una stagione intera del “Bagaglino” o di “Buccia di banana”, con gli sketch dell’intramontabile Martufello, la maestria di Pippo Franco e la sensualità di Pamela Prati, noto travestito degli anni ’90;
– aver aspettato al freddo e al gelo pur di vedere la prima di “Vacanze di Natale” e il remake del 2000;
– aver, almeno una volta nella vita, misurato il proprio membro eretto con i propri compagni/commilitoni;
– ridere alle battute dei “Soliti Idioti”;
– aver seguito tutte le stagioni di “Forum” o al massimo il nuovissimo “Verdetto finale”
– conoscere sommariamente i modi verbali italiani;
Ebbene, se solo una di queste tappe manca nella tua formazione arrenditi: poco o nulla ti risulterà chiaro della campagna elettorale contemporanea.
I salottini televisivi dove si radunano politici sono diventati dei veri e propri teatri (dell’assurdo). Così come i giornali ormai sono sempre più simili ai feuilleton di fine ‘800. Così avvincenti, così spiritosi: questi siparietti ti tengono incollati allo schermo o alle pagine del giornale, non c’è niente da fare.
Puoi gustare politici che stringono al petto i loro cani, cani che intervistano politici, giornalisti che debuttano in Tv , vengono assorbiti dalle sue fascinazioni e diventano onnipresenti; politici che affermano una cosa, e avversari che dicono “Non è vero, lei mente!”; mentitori che affermano “Con noi l’Italia ripartirà!”, accusatori che esclameranno “Con voi gli italiani partiranno!”.
Che gusto, che classe, che divertimento. Sedie spolverate, foto allargate, labbra rifatte, seni abbondanti, carlini indagati, mafiosi inconsapevoli di esserlo, figli di papà e figlie di papi; arringhe sentenziose e aringhe puzzolenti in faccia, “Se mi lascia parlare… ” e “Io non l’ho interrotta!”, “Il suo tempo è scaduto”, “Per te Miss Italia finisce”, calunnie infondate, toghe rosse, donne che vanno a cercarsela, uomini che gliela cercano.
Stanno facendo proprio un bel lavoro: meritano un bell’ 8 e mezzo, nonostante il travaglio sopportato, per essere comunque riusciti a dare l’ultima parola al servizio pubblico, per aver solcato mari e monti e aver eliminato tutti quei grilli dalla testa di chi non vuole fare una campagna elettorale seria. Credo proprio che ballarò per l’entusiasmo. Santori subito!
Alzi la mano chi riesce a staccarsi da siffatte sagaci scenette.
E poi esci di casa ogni mattino e vedi i pannelli dei manifesti elettorali: è li che la tua giornata comincia col piede giusto!
Il candidato Pd ora è coperto da Monti, che dopo due ore è ricoperto da Pdl e poi da Ingroia. Su di questo Maroni sorride fiero dopo un paio d’ore. Al che Sel non ci sta e si riposiziona sul Pd. E ogni tanto compare anche la faccia di Moira Orfei che vi invita a vedere i suoi ippopotami che ballano il sirtaki: che pessimo gusto e poco rispetto per la cosa pubblica!
Mavia, intervieni tu e manda lo spot: “Pubblicità, pubblicità”!

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