Notti di stelle queste. Notti di nasi all’insù, di torcicollo. Notti di teneri amanti avvolti in un plaid sulla terra umida, che si stringono uno nei sussurri dell’altro. Cercano al buio gli occhi dell’altro, per vedere se nello sguardo si riflette un luccichio di stelle. Notti di bambini che rincorrono una scia nella speranza di vedere realizzato il nascosto desiderio. Notti di brezze che spirano dal mare e accarezzano il viso attento, già umido di salsedine. Notti odorose di abete e di vento gelido di montagna. Occhi che nella notte si illuminano sotto un cielo sconosciuto che rivela i suoi tesori così mirabilmente custoditi. Stelle che si fanno attendere, che si fanno desiderare, braamare. Attese che moltiplicano le attese, i desideri. Desideri che irrimediabilmente si scontreranno col suolo contro cui la stella andrà a sbattere durante la sua maestosa discesa. Ma è bello credere, almeno per un attimo, che i desideri di ognuno possono essere racchiusi in una materia incandescente; che tante notti possano servire solo per stare avvolti in una coperta trapuntata di stelle, sussurrandosi splendenti desideri luminosi!

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