Un Festival esplosivo e rivoluzionario: il cortometraggio e l’arte alla portata di tutti, gratis. Un’impresa che si ripete per il quinto anno consecutivo nonostante l’odissea della burocrazia. La Guarimba, prima di essere un festival internazionale, è il sogno di Giulio Vita, Sara Fratini, Nancy e El Tornillo De Klaus e di centinaia di volontari. 

 

Ogni anno ad agosto Amantea (CS) diventa un microcosmo di cortometraggi, illustrazione e confronto grazie a La Guarimba International Film Festival. L’idea folle del collaudato gruppo di esperti e volontari è di portare la gente al cinema e il cinema alla gente, nella terra “dove tutto è possibile”. Abbiamo fatto due chiacchiere con Giulio Vita, vulcanico direttore artistico calabro-venezuelano, per capire come si fa a fare innovazione sociale senza rendersene conto.

Cosa ci fa un venezuelano in Calabria? 
Sono nato e cresciuto in Venezuela ma le miei radici sono nel Sud Italia. Quando studiavo giornalismo a Caracas, nel 2007, fui arrestato durante una manifestazione contro il governo, torturato e accusato di guarimba, che vuol dire casino. Due anni dopo sono stato sequestrato perciò ho capito che era arrivato il momento di cambiare aria (ride). Mi trasferisco così a Madrid a studiare Cinema e incontro Sara (Fratini, ndr) una bravissima illustratrice, la mia compagna.

E cosa c’entra la Calabria in tutto questo? 

Dopo la laurea abbiamo realizzato che trovare un lavoro nel nostro campo sarebbe stato molto difficile, così ce lo siamo inventati. Nel 2012 ci siamo trasferiti ad Amantea, dove abitano i miei nonni, e abbiamo dato vita al festival. Nel frattempo abbiamo scoperto che guarimba vuol dire anche posto sicuro nella lingua degli indios venezuelani. Ci è sembrato perfetto!

Che impatto ha avuto questa idea su una cittadina di 14mila abitanti?
Amantea aveva tre cinema fino a poco tempo fa, quando siamo arrivati noi nessuno. Abbiamo restaurato un cinema all’aperto di quasi mille posti, riverniciando tutte le sedie una per una. Per cinque giorni nel mese di agosto, da cinque anni, il nostro festival offre alla gente cortometraggi, documentari e conferenze totalmente gratis. Il nostro obiettivo è fare accostare chiunque a quest’arte, anche e soprattutto chi non ha cultura cinematografica.
Che risposta avete avuto?
Si è creato un pubblico di affezionati che ogni anno segue in maniera costante i nostri appuntamenti. Molto bella la presenza delle persone anziane che si sono riappropriate di un rituale che faceva parte della loro cultura; fa riflettere invece la quasi assenza dei giovani del luogo, anche di quelli che studiano cinema. Mi piacerebbe sapere cosa fanno nel tempo libero.
Fai ironia?
No davvero. La Guarimba riesce a portare in Calabria ogni anno decine di volontari da ogni regione d’Italia, alcuni perché interessati alle proiezioni e agli ospiti internazionali, altri perché amano capire e contribuire alle dinamiche organizzative di un festival del genere. Nel resto dell’anno riceviamo inviti in Italia e nel mondo per raccontare il nostro progetto, mentre qui ad Amantea abbiamo difficoltà anche ad avere il patrocinio gratuito del Comune.
Nemo propheta in patria vale nel vostro caso?
Io mi sento molto legato a questa terra e credo che questo progetto possa servire anche a far vedere la Calabria con occhi nuovi. Le difficoltà italiane qui, è vero, sono amplificate: infinite trafile burocratiche, bandi in ritardo, sponsor che non vogliono investire, etc. Sam Morrill, curator di Vimeo, ha tenuto qui la sua prima conferenza europea e ritorna a La Guarimba ogni anno: se fosse stato ospitato a Milano ne avrebbero parlato tutti i giornali e le Tv, a me chiedono se abbiamo avuto intimidazioni mafiose.
Certo vi siete scelti una missione ardua, ma avrete di sicuro delle soddisfazioni? 

Più di quante avremmo mai immaginato. Innanzitutto si è creata una straordinaria famiglia di volontari e curatori: viviamo in simbiosi per molto tempo e progettiamo numerose attività anche durante l’anno. Poi il calore degli ospiti internazionali che tornano di edizione in edizione. Un esempio su tutti: lo sponsor che ci offre lo schermo gonfiabile di 12 metri ce lo porta ogni anno dall’Austria in macchina, si occupa dell’istallazione e poi resta con noi per tutta la durata del festival. E ovviamente la presenza del nostro pubblico che si mette in gioco anche con corti non semplici.

Anticipazioni dell’edizione 2017?
Abbiamo ricevuto 898 cortometraggi da tutto il mondo e la rosa finale include lavori di ogni continente. Alle sezioni di fiction, animazione e documentario quest’anno affiancheremo i videoclip musicali. Il fil rouge sarà la propaganda durante la guerra fredda e in giuria, tra gli altri, avremo Claudette Godfrey (USA), Coordinatrice di Programmazione del SXSW. Verrà a trovarci l’amica Cristiana Dell’Anna di Gomorra 2 e ospiteremo la premiere del corto di Daisy Jacobs, candidata agli Oscar.
LA GUARIMBA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL – Torna dal 7 all’11 agosto ad Amantea (Cs), la Guarimba Film Festival con il meglio del cortometraggio e dell’illustrazione internazionale. Quattro sezioni, un tema, cinque giurati d’eccezione. Tra le novità della V edizione: l’ingresso dell’Africa nella competizione, la collaborazione di Unicef Italia, la presentazione della video-libreria che il festival dona alla città e la conferenza di Sam Morrill su VIMEO ON DEMAND. In mostra le locandine de La Guarimba firmate da artisti internazionali, a cura di Sara Fratini.
[Articolo pubblicato nel numero #80 di luglio della rivista WU magazine]

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