Abisso del Bifurto, la grotta protagonista de “Il buco”

Alla Mostra del Cinema di Venezia la prima proiezione del film Il buco di Michelangelo Frammartino ha strappato alla Sala Grande dieci minuti di applausi. Frammartino, regista milanese di origini calabresi che si è portato a casa il premio speciale della giuria di Venezia78, torna al cinema dopo aver scritto e diretto nel 2010 Le quattro volte, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes.

Il buco racconta dell’impresa di un gruppo di speleologi che nel 1961 si calarono alla scoperta in quella che, all’epoca, si rivelava essere una delle grotte più profonde del mondo, l’Abisso del Bifurto, profondo 683 metri alle pendici del massiccio del Pollino calabrese.

ABISSO DEL BIFURTO, COS’È E DOVE SI TROVA

L’Abisso del Bifurto, conosciuto anche come Fossa del Lupo, è un inghiottitoio che si lancia verso il centro della terra per 683 metri di profondità. Si trova in un territorio molto ricco di grotte di origine carsica, quello di Cerchiara di Calabria, sul versante sud est del Parco nazionale del Pollino. Ci troviamo quasi al confine tra Calabria e Basilicata, in una zona dove queste grotte naturali hanno nei secoli offerto riparo ai primi abitanti del luogo, ai monaci basiliani, e più di recente a briganti e pastori.

Tra le grotte più profonde del mondo l’Abisso del Bifurto occupa il 40° posto. Gli speleologi la classificando come una delle cavità più difficili dell’intero Sud Italia.

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