Giuro che c’era un tempo in cui avevo idealizzato Daria Bignardi e le sue Invasioni Barbariche.
Per un periodo, ma ancora oggi, sono fermamente convinto che l’intervista a cui m’inviterà per parlare del libro che scriverò, mi lancerà nel mondo intellettuale italiano che conta. Ho sempre infatti creduto che il mio successo lo avrebbero decretato lei,
Fazio nel suo programma e la mitica
Serena Dandini sul suo divano rosso.
Gli ultimi eventi però mi hanno fatto ricredere e disilludere su alcuni punti di questo mio piano verso il successo.
Serena ha chiuso baracca e divani un po’ di tempo fa e Daria e Fabio stanno perdendo oggettivamente un po’ di colpi.
Fazio si è fatto accappottare per 20 minuti e dico 20, da una diva internazionale. No, non sto parlando di Madonna (che pare comunque non ci sia andata leggera nemmeno lei!), ma dall’immensa Sabrinona Ferilli che ha fatto la piccata per tutto il tempo dell’intervista.
Daria dal canto suo si è fatta mettere sotto da Fedez nella prima puntata, nonché da Scamarcio ieri sera. Ora non so se questo dipenda dagli ospiti che vengono scelti, da quello che fanno loro prima di entrare in studio oppure dal fatto che Daria ultimamente pone solo domande di merda.
E poi dico: ma che sono tutti quei giochetti idioti? E cosa ci vedi in queste figure, e guardiamoci per un minuto senza ridere, e cantiamo in playback? Condite il tutto col fatto che è diventata vagamente bigottina (riesce a malapena a pronunciare la parola “canna”) e che in ogni puntata invita un malato terminale e sembra una puntata della D’Urso. Che per la cronaca ha avuto il coraggio d’invitare (di nuovo!) e hanno fatto le stesse moine dell’anno prima. Ora, siamo un attimo seri: se io guardo le Invasioni voglio davvero sentir parlare Carmelitasmack del fatto che per trovare parcheggio basta desiderarlo ardentemente?
Quindi Darietta mia, io voglio tornare a idealizzarti, per cui potresti prendermi nella tua redazione? Sono certo che posso risollevarti la trasmissione. E soprattutto non regalo nessun pappagallo a Corrado Augias!